Perché la scienza considera la stagionalità una delle migliori strategie di investimento
- Nicola Abis

- 10 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 10 set

Nel mondo degli investimenti, c'è una domanda fondamentale che attraversa decenni di dibattito accademico e pratica finanziaria: esistono metodi sistematici per ottenere rendimenti superiori rispetto al mercato?
Recentemente, una delle ricerche più approfondite e autorevoli mai realizzate su questo tema ha dato una risposta sorprendente: sì, questi metodi esistono e il migliore di tutti potrebbe essere proprio quello meno conosciuto: la stagionalità.
Uno studio fondamentale condotto da Guido Baltussen, Laurens Swinkels e Pim van Vliet, pubblicato con il titolo "Global Factor Premiums", ha analizzato 68 mercati diversi per un periodo storico eccezionale: fino a 217 anni. Un arco temporale così ampio, quasi senza precedenti nel panorama accademico, permette di valutare i risultati delle strategie di investimento con un grado di certezza e robustezza scientifica molto elevato.
Ma facciamo un passo indietro: cosa sono i "premi dei fattori globali"?
Cosa sono i fattori di investimento globali?

I fattori d'investimento sono strategie basate su caratteristiche specifiche degli asset finanziari che generano rendimenti extra rispetto al mercato. In parole semplici, sono regole che consentono agli investitori di selezionare investimenti potenzialmente più profittevoli, basandosi su pattern precisi e ripetibili nel tempo. Lo studio in questione ha testato i sei più importanti fattori globali su un periodo lunghissimo—fino a 217 anni—e in ben 68 mercati diversi, includendo azioni, obbligazioni, valute e materie prime.
Sorprendentemente, tra tutti questi fattori, quello che si è rivelato più potente e robusto nel tempo è stato proprio il meno noto al pubblico generalista: la stagionalità.
La stagionalità, nell'investimento, significa rilevare schemi ciclici ripetitivi di rendimento che si verificano in specifici momenti dell'anno o del mese. Esempi noti di stagionalità sono il cosiddetto "effetto gennaio" o il "rally di Natale" nei mercati azionari.
Cosa dice lo studio sulla stagionalità?
L'analisi dettagliata svolta da Baltussen e colleghi ha dimostrato che la strategia basata sulla stagionalità non solo esiste, ma rappresenta addirittura una delle strategie d'investimento più robuste e affidabili nel lungo periodo, superando altre ben più celebri.
Questo risultato è straordinario per almeno tre ragioni:
Validità storica: Lo studio ha analizzato quasi due secoli di storia finanziaria, dimostrando che la stagionalità non è un fenomeno recente o temporaneo, bensì una caratteristica profondamente radicata nei mercati.
Validità globale: La stagionalità è stata testata su ben 68 mercati, inclusi azioni, valute, obbligazioni e materie prime, mostrando una consistenza sorprendente.
Scarsa diffusione tra gli investitori: Nonostante la sua efficacia, la strategia basata sulla stagionalità è ancora sottovalutata e poco utilizzata dagli investitori, che tendono invece a concentrarsi su metodi più tradizionali come il Value Investing.

Ciclo annuale e Nasdaq 100 calcolato dalla nostra Dashboard
Perché la stagionalità funziona così bene?
Secondo gli autori, la stagionalità funziona così bene per motivi legati ai comportamenti degli investitori. Ad esempio, gli investitori tendono a ripetere certi comportamenti durante l’anno—come l'acquisto o la vendita di azioni in determinati periodi per motivi fiscali o contabili—creando pattern stagionali che diventano opportunità d'investimento.
Implicazioni per gli investitori comuni
Questa scoperta ha implicazioni significative per gli investitori privati e professionali:
Diversificazione del portafoglio: Introducendo la stagionalità nella propria strategia, è possibile migliorare notevolmente i rendexmenti e ridurre i rischi, soprattutto in periodi di incertezza di mercato.
Affidabilità: Investire in base alla stagionalità consente di fare affidamento su pattern consolidati nel tempo, piuttosto che rincorrere le mode del momento o strategie basate su performance recenti ma meno affidabili nel lungo periodo.

Conclusione
In sintesi, lo studio dei ricercatori dell’Erasmus University di Rotterdam dimostra che alcuni fattori, in particolare la stagionalità, non sono anomalie temporanee ma rappresentano caratteristiche profonde e persistenti dei mercati finanziari. La strategia stagionale si rivela così una risorsa potente, non solo in grado di generare rendimenti elevati, ma anche solida e resistente ai cambiamenti economici nel lungo termine.
Investitori, consulenti finanziari e gestori di fondi farebbero bene a considerare seriamente la stagionalità nella costruzione dei loro portafogli, sfruttando queste preziose opportunità che il mercato offre, e che la ricerca scientifica ha chiaramente dimostrato essere tra le più efficaci strategie di sempre.
Impara questa tecnica
Grazie ai nostri corsi di formazione, è possibile apprendere questo metodo validato scientificamente e avere a disposizione tutti gli strumenti statistici più performanti al mondo per esaminare i mercati con l'uso della ciclicità. In un mondo dove la stragrande maggioranza dei fondi attivi sottoperforma l'indice S&P500, il nostro Scanner automatico, con la selezione dei titoli più performanti del mese in stagionalità, nel 2024 ha battuto S&P500 praticamente tutti i mesi dell'anno. Una coincidenza? Unisciti a noi e inizia a sfruttare questa tecnica.











